martedì 24 marzo 2009

Psychopassport


Volersi bene,volersi male...voler se stessi e ricerca di manette di stupidità...aver sorpassato i casellanti e non essersene accorti, aver agito per natura...aver buttato ogni maschera d'uomo...aver spiegato ogni dubbio e ogni via possibile...averne la consapevolezza...ballare sul filo che si regge...e aver rotto l'ultimo specchio di ogni incoerenza e l'ultimo approdo per ogni ritorno...sublime di mille il pensiero, aver capito l'urlo dell'angoscia e aver calmato ogni fremito strepitando...sorvolare la nevrosi e ogni colpo d'extrasistole malinconicamente...la sofferenza ha cambiato volto, tiene il nome del vero...l'assenza pervade nei postumi dell'esistenza...il freno necessita di conoscere il proprio sè...e il bisogno ancora concreto di veder esplodere tutto per tornare a riprendersi il senso dell'esserci dell'essere...ho già sentito l'eco e toccato il fondo del mare senza esserci arrivato perchè la discesa per il sublime è lenta ma se conosci la domanda rendi sacro il momento...l'evanescente diventa molle e il salto si rende vicino al passo. Ora deluso dal tecnicismo che rende una palla di vetro la filastrocca dei falsi astronauti, mille volte più a terra del pazzo che si confonde con la Luna...ora ad occhi chiusi rifletto atomi della terra madre, ad occhi aperti l'inadatto codice che compone il mio nome misto a friggitorie d'aria tassativamente inappaganti...Che imploda tutto,che tutto venga sacrificato all'altare della verità e ne soddisfi le voglie di tutti...sia celebrato il matrimonio fra l'Architetto e la natura della materia, madre non dell'utilità arbitraria del possesso ma del punto dell'animo che ne apprezza la genuina presenza...perderemo noi stessi,prenderemo noi stessi...e ai nostri figli renderemo il vero comune senza dei nè superuomini...