giovedì 26 agosto 2021

Göreme dorme



Ci estingueremo, con un grande sorriso sulle labbra.

Tradiremo le peggiori aspettative, senza il minimo rimorso.

La nostra prole sarà contenuta in una roccia metallica,

incastonata nelle speranze di ere mai vissute.


Quando l'ultimo pazzo morirà, nessuno potrà più custodire la follia

e le nevrosi cercheranno un passaggio interstellare.

Alla fermata del buco nero, frugandomi addosso, ritroverò la mia memoria umana,

persa ad una partita a carte e rubata al mercante di anime che mi insegue di notte.

Porto il suo segreto nelle mie orecchie,

ora che non ci sono suoni.


Il resto, che riempirà questa ennesima cosmogonia,

non avrà i segreti di quella che precede

e sul tetto di una locanda in Cappadocia,

seduto su un tappeto rosso, intonerò questa fiaba

per far dormire i tuoi capelli su di me.


lunedì 2 agosto 2021

L'ape di Pan




Riparti, nel mezzo del tuo labirinto.
Non è la casa la tua casa.
Non sarai mai del luogo. Non cercare radici. Non gettare ancore.
Segna il punto per terra.
Taglia il filo, dimenticati di aver dimenticato.

Sono l'effimero che si poggia,
non ho peso o spessore.
Abito sull'albero che ho appena seminato,
correndo sul letto del fiume arso dal più vivo dei fuochi.
Il mio mito recita in un teatro di boschi,
con attori persi fra le rupi, urlanti e disperati.

Conosco il sapore del mio petto,
ho dormito sulla mia spalla,
vagando tra i racconti dei viandanti,
fra puttane impenitenti e seni con cui cenare.
Sono l'ape morsa dal selvaggio padrone,
vivo nella bocca di chi ne scrive.