sabato 18 novembre 2006

Dolcemente il non essere


Neri elettori distratti sfriorarono un inutile sguardo,una macchia composta da due punti di cui uno eterno...bianco e più volte tamponato dal gesto e dal torpore,o dalla mite giacenza di un'ultima lettera da suicidio...l'evoluzione non conta i suoi passi e avviene dal più al meno infinito senza che nessuno possa decifrarlo come se questo ribadisca quanto l'univoco vi trovi la propria leggittima violenza...tante formiche a terra in mezzo alla sfilata qualcuna ti ha guardato in faccia ma tu eri troppo veloce e distratta,era solo un lieve tratto di matita sporcato dai mille "ti" e "Ti" ma soprattutto "TI" e nessuno mai ti...lontano da un male che è fuori da ogni orbita agnostica,da un concetto che esprime la più potente solennità di un demonio mai più libero e fottutamente forte...male e solamente male...il frutto amaro di uno specchio che si rivela ai muri opachi e dona loro la nera luce di novembre...e non riesco a non avere paura...e un indulto mi cade dal cielo che svolta rapido verso destra abbandonando ogni possibilità di critica o insurrezione...l'odio non può esprimere se stesso a volte,ciò che non si conosce ma si avverte può farti solo scappare e ringraziare il cielo,ma se solo potessi essere io il tuo tumore al cuore, se solo potessi essere il tuo scomodo letto di morte, la bara dove passare l'eternità a torturarti finemente l'anima e a dissolvere ogni più piccola parte della tua essenza e il ricordo...afferrare lentamente il collo e poi strappare dolcemente i tuoi occhi e straziarti piano le vene tirandole una per volta...mettere il dito incredulo in mezzo ad ogni singola costola e dividerla sentendo l'adorabile cedere delle ossa...mordere le unghie fino a staccartele ed ingoiarle per una nuova french,portare al collo la tua lingua insanguinata e odorare la mattina al risveglio le tue ceneri...avvicinare l'orecchio per sentire e rubarti il tuo ultimo inutile sospiro prima di spirare, bere quella caduca lacrima del pentimento che scende dai bulbi vuoti per annullare ogni morente speranza...e lascerò i resti del tuo freddo cadavere appesi in un balcone d'hotel...adesso sei tutta per i tuoi fans...RIPOSA NEL DOLORE

mercoledì 8 novembre 2006

Don't let it end...


Dove, ditemi dove il dionisiaco essere ha plasmato l'inafferabile aria che ha spazzato via le nubi...e le intere facoltà del "se solo potessi"...innumerevoli torpori che si condensano nel bieco irrigidirsi della pelle fredda. Forse magia che scivola fra le normali vite? Forse l'inverno è un gesto del confusionale trascorrere del tempo? Matricole decifrate e codici a barre sfiorati #30590# dalla randon art colta e mai assorta...Dentro il nostro tubo ciascuno cade e le pareti lisce e carboniche rivelano amarezze delle atmosfere mute, più volte combacianti con strane tracce sui muri #dovevo farlo quando potevo# e gli assi si incrociano ai fori perpendicolari che li trafiggono straziati...e se qualcuno cammina barcollando di notte non chiedetegli se il passo è l'essenza della notte perchè vi riderà in faccia e continuerà a tenere la testa in su donando le braccia all'aere padrone del sensuale pensiero. Altri troveranno mistiche redenzioni e getteranno il loro piegato volere ma il sudore delle mani ti donerà il più edonistico accorgimento del delirio di anime che giocano a lasciar profumi nel nascosto retro di ogni attimo. Una sigaretta che non finirà mai lei ti accenderà lasciandoci il suo sapore e togliendoti una colonna vertebrale ormai superflua, dominando psiche e inconscio nella loro vana temporalità...dentro l'apertura di un'innocenza mentale priva di ogni materiale difesa...costretto a ricercare incensi che ti rapiscano,disposto a vendere l'infinito in cambio dell'eterno o gettando a terra l'anima per poi riprenderla quando questa abbia tenuto con se ogni più piccola parte della terra che ti sta sotto...agitando il vortice dei sensi e creando il mistico trono di una virtù smarrita, nel suo più profondo significato come un defibrillatore che si innamora del cadavere di una donna, lontano ma con la letale propensione di alveoli polmonari più volte violentati. Voltando cataloghi dai profili perfetti e dalla personalità indiscutibile giungerai così alla più subdola semplicità scambiata a volte per una marcia da bassi regimi ma dotata dell'espressione ardente di mille tetri addii....stravogendo la sensualità e la donna deleggitimerai ogni potenziale religione che non sei tu...si poserà a guardarti su di una lancetta ferma al 45 mostrando solo il distacco metafisico e relativista che avvicina e divide entrambi...non oltre perchè un oltre non esiste...