martedì 17 aprile 2012

Flamenco supersónica


Sono qui, puoi cercarmi se vuoi ma non ho ombra adesso, 
non mi nascondo dietro nessun silenzio, 
nuoto fra la vasta galassia che non ha nome.
 Ho abbandonato il satellite che mi ha fatto compagnia per troppi anni, 
ballo lento fra i pianeti adesso, il mio è un flamenco supersonico, 
non potrai prendermi, sentirai soltanto rimbombare la mia voce dietro di te. 
Sulle corde delle mie tempeste ho suonato litanie gitane 
sperando di abbandonare il vortice e la sua gravità. 
Continuo a perdermi e a ritrovarmi, non ho porti nè fermate,
 non ho altra possibilità se non l'interminabile universo di cui faccio parte
Disegnando la mia costellazione ho rubato astri e mi dirigo sicuro verso il cane maggiore, 
nel balzo cadenzato del cosmo.