
Seduto su un 16" guardo su l'immane lotta tra i due titani e del loro riflesso sono uno specchio trasparente...come granite al polo e minestre all'equatore...costruttore di ascensori serali mi fece qualcuno pensando che l'elettroencefalogramma della vita debba essermi sempre incomprensivo e piatto....rotante il nervo che porta a me pensieri feriti dalla chiusura di sedie a rotelle invernali e cazzo che incomprensibili sonorità e due risate fatte con l'immane entrata del mio gigante........a lui la lotta e le dolci fanciulle che non vedo da tempo...elettroniche arterie servono le fibre da onde nevralgiche e superano scacchiere di stelle armate di torri....cade da lì il mio gigante, giunge in anticipo più del fonico ed eolico spessore d'input...ma io non so ancora...smezzàti battiti bisestili d'estati oltre una materia che rende disoccupato un elastico per capelli...e cade ancora il mio titano e lotta mentre io corro travolto dagli intensi flussi....e le campane della notte van sù e giù ed io con loro,ancorato sballottato coi piedi in aria.....mollai la presa a volte e misi annunci sullo spazio che nessuno mai lesse,tra le montagne e lui categorici fulmini blu scalati spesso per poi seguir la forza d'essi....testa giù tra le aule pappagalli docenti reclutati da spensierate mani verdi...fottuta musica a te mi rivolgo!!!Life is love...portentoso il battito delle mie porte quando l'on sveglia le memorie e le sveglie rincorrono ram per andar più veloci.....l'unità non esiste ma il molteplice incazzarsi di essa duplica a ognuno il mondo e l'essenza di sè stessi.Lo schermo mi accorgo che diventa sempre più grande ma io continuo a guardare al centro e la lotta dei titani fa scivolare il mio sangue veloce nelle vene...non smetterò mai di guardare al centro,sul quel 16" che rimane immenso e che in queste notti aiuta a legare corti i miei capelli che tanto taglierò.......