
Vipere bianche introducono trappole metagengivali e l'uomo spoglia la misera anima dei suoi scuri fardelli e si rivela paralizzato e mite...orgasmi a 9 volts alternati a onde miste a flussi di migratori arrapati..."cicciolina papa" grida qualcuno del tutto parcheggiato in un angolo...mi abbandono demente cazzone avariato di un mercoledì sera...350 ormoni misti a scale enclitiche dominano il senso di paradosso prostituito anch'esso...liquidi vaginali intersecano traverse affollate e ognuno è sè e pure l'altro...una folle caduta libera verso il paradiso lunare e piazzo esplosivi sulle fondamenta della mia mente...mentre ricevo diplomi alcolici da un parking no code unlock ecco l'abbattimento di un sedere notturno...e quando sto per morire ritorno indietro e rivivo in tamburi dalla scura pelle...miracolo delle ricerche statistiche che trovano in un 8 rovesciato fradicio le loro vacanze estive...il bianco dei miei occhi riempie di colori strobi che vivono mezze vite...non chiedete in giro che faccia ha l'armonico andare delle cose perchè ognuno sparerà col calibro del proprio bicchiere vuoto...e mio padre canta a Sanremo quando mi gonfia il cazzo...e la critica lo impasticca di morfina e non si capisce un cazzo...casse di consumatori buttati sul bancone di un fottuto reggiseno...e geminano fiori di carta macchiata dal piovente inchiostro...presi uno di questi e lo trascrissi prima che qualcuno mi rapisse chiedendo il proprio omicidio per riscatto...il mansueto terrore femminile vede l'alternarsi di mobilità orizzontali di cellule celebrali estratte sulla ruota di Chardonnaire,e santi crearono sigilli appesi ad asciugare nei balconi del centro...mi inoltro sulla via periferica che porta all'altro mondo,con saluti e baci benedico fanciulle e posiziono altalene nei vicoli dei bar,infiniti bar,sterminati campi verdi fluttuano avanti verso un'uscita sicuramente posteriore...fedi nuziali si riuniscono all'anonimo alcolisti quando il tempo perdona sè stesso infrangendo tele trasparenti con tassi d'interesse variabili...per le donne presi queste frasi e violentato dalla curva morsa di una notte strisciai vomitevole sul letto svegliandomi sorpreso...e mai più notte fu , dolce mia fortunosa vita,che notte quella notte...
Nessun commento:
Posta un commento