domenica 26 aprile 2009

Il passero solitario subatomico


Vado dissestandomi stasera. C’era la luna ieri? Giro intorno al nido, e i serpenti tirano fuori in mezzo al veleno le loro vie biforcute. Ti ricordi se c’era la luna ieri? A quale costellazione appartengo quando esamino quel fottuto vetro che mi contiene? Credi a quelle lamentele tu e cospargi il terreno di semi avariati e analisi1 e analisi2 e analisi3…Cazzo ti ricordi se c’era la luna ieri? Non sono mai sceso dal gioco del tappeto e quasi quasi mi faccio tirare ancora più su col rischio di cadere una volta per sempre nel nido… Boia mondo ti ho chiesto se ieri c’era quella cazzo di luna? E che caldo lì nella stessa ruggine, l’antenna del vicino è sempre più verde della tua se passeggi sopra i tetti la notte e noti che manca qualcosa. Mi andrebbe di chiederti se ieri per caso passavi di lì e hai visto mica la luna,no ma lascio stare. Pallidamente disoriento ogni trucco prima di abbandonare la mia oasi nel deserto per poi ricercarla in Congo. Mamma mia che faticata, non ho fatto nemmeno in tempo a vedere se c’era la luna, sapresti aiutarmi? Il Frate Cappellano intona già il mattutino, schiocco le dita e mi sveglio, accendo i miei occhi, oriento le orecchie, calcolo la distanza del passo, calibro la mia lingua e…“Buongiorno mamma, è pronta la colazione?”

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