giovedì 27 febbraio 2020

Apocalisse in polvere



Volume sul pari o multiplo di 5.
Raddrizza il tappeto, metti a posto la testa,
consola il gatto, spegni la luce e poi riaccendila,
svuota il posacenere e poi posa la testa,
poggia il tiro e poi svuotala.

Nessuna apocalisse per ora,
Hemingway dorme sereno, sogna il peggio e teme l'incubo di un giorno ordinario.
Verrò a prenderti, senza bussare,
ho un doppione delle chiavi del tuo senno,
non vedrai nastri rossi, non reciterai litanie o canti, nessuno si farà mai del male.

Ho promesso che ti ruberò tutto, lo farò godendomi con te il 27 del mese,
ascolterò il beep della tua carta,
mangerò la tua torta nuziale ascoltando le urla della tua prole.
Ti guarderò lavare la macchina e festeggiare le promozioni,
annodarti la cravatta prima di correre in ufficio.
Non seppellirò le tue false ambizioni, le tue sbiadite prospettive,
ti concederò fantasie e tutto il tempo di illuderti fino in fondo.

Sarò l'ennesimo +1 nel tuo pallottoliere,
il numero mancante alla lotteria ed il fazzoletto sporco al ristorante.
Mi scioglierò con te che fai passi da gigante su te stesso.
Non avrai mai il piacere di una esplosione unica, di un maledetto ballo per intero,
la sicurezza di un lancio improvvisato senza paracadute.

Rotea, rotea, scendi, cadi veloce, piomba e bevi, che altrimenti non ti passa.

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